domenica 10 gennaio 2010

Il segreto di Rosa



Capitolo 1
Il segreto di Rosa...

Continuando a singhiozzare, Rosa annui ed Albert si sedette di nuovo nella sedia, questa volta con il corpo spostato in avanti, quasi sulla punta, continuando a tenere la mano sinistra di Rosa tra le sue.

Rosa fece un grosso respiro affannoso e poi disse: "Che cosa vuoi sapere?"

"Intanto dimmi da quanto tempo va avanti questa storia".

Rosa lo guardò con i suoi occhioni ancor pieni di lacrime, deglutì e poi disse: "Quasi dall’inizio. Il primo mese andò bene, lui era puntuale nei pagamenti e mi trattava anche con gentilezza. Poi…".

La voce di Rosa si strozzò di colpo e il suo volto scivolò verso il basso. "Poi cosa. Poi cosa è successo!" Replicò Albert.

Scese il silenzio. Rosa rimase impietrita per qualche minuto, continuando a tenere sempre lo sguardo verso il basso, come se avesse vergogna di incrociarlo con quello di Albert.

Lui, che aveva studiato il linguaggio del corpo, aveva capito che Rosa nascondeva qualcosa. Ma cosa poteva turbarla di così grave, per ridurla in quello stato?

Albert tornò alla carica e inginocchiandosi davanti a Rosa, con dolcezza le disse: "Ehi, non ti fidi di me?" "Si che mi fido". Rispose Rosa con un filo di voce, sempre con la testa bassa.

"Allora devi dirmi tutto, solo così posso cercare di aiutarti. Solo sapendo come stanno le cose veramente, posso provarci", aggiunse Albert alzandole il viso pieno di lacrime e asciugandogliele con un fazzoletto.

A poco a poco, Rosa smise di singhiozzare. Guardò Albert negli occhi e poi, gettandosi al suo collo e stringendolo forte, gli disse, con voce tremante: "Poi, poi sono diventata la sua amante".

Albert sobbalzò. La spinse in avanti con le mani e la guardò negli occhi: "Come la sua amante? Ci sei andata a letto? Sei andata a letto con quel verme…"

"Oh, Albert" singhiozzò Rosa, "All’inizio non era così. Era gentile, dolce, paziente. Mi ha fatto sentire una donna importante, mi ha detto che si era innamorato di me. Io avevo bisogno di uomo che mi tenesse tra le sue braccia, che mi amasse, e lui era lì, pronto a trattarmi come una regina. Non avevo mai trovato un uomo che mi trattasse così. Nemmeno Stefano, nei primi anni del matrimonio. Nel giro di pochi giorni è scoppiata tra di noi la passione ed io credevo veramente che mi amasse".

Rosa si riprese un poco, complice anche la capacità di Albert di saperla ascoltare e aggiunse:

"Poi, dopo le prime due/tre settimane è cambiato, diventando scontroso quando mi vedeva in agenzia e, soprattutto, non volendomi più incontrare in privato. L’ho cercato tante volte per una spiegazione e lui si è sempre negato. Mi ero fidata, credevo fosse diverso, avesse intenzioni serie. Che stupida che sono stata".

Riprese fiato e aggiunse: "Poi sono cominciati i ritardi nei pagamenti. Gli ho chiesto una spiegazione, e lui mi ha minacciata, mi ha chiaramente detto che non mi conveniva lamentarmi e neppure andare dai sindacati".

Rosa scoppiò di nuovo a piangere e con voce tremante, aggiunse: "Mi ha detto che se me ne fossi andata dal lavoro o se gli avessi creato dei guai, mi avrebbe sputtanato in giro, avrebbe raccontato a tutti che puttana sono… oh, Albert, ma io mi ero fidata di lui. Credevo fosse diverso, credevo mi amasse veramente".

Tenendosi le mani tra la testa, continuava a ripetere: "Cosa ho fatto, cosa ho fatto di male perché tutte le persone che incontro sono così cattive con me".

"Non tutte" aggiunse Albert, abbracciandola forte, "non tutte".

Improvvisamente ad Albert apparve tutto così chiaro.

Lui, il bellimbusto, tutto sommato anche attraente, si era approfittato di una donna giovane e sola, in evidente difficoltà emotiva. L’aveva usata, l’aveva illusa, ci aveva fatto i suoi porci comodi e poi l’aveva sfruttata, con l’arma dell’odioso ricatto.

Era come se sentisse le sue parole riecheggiare nell’aria:

“Se ti lamenti o lasci il lavoro, io dico a tutti che sei una puttana e una settimana dopo che sei venuta a lavorare da me, ti sei fatta scopare”.

Quell’uomo meritava una lezione.


Continua a leggere la storia di Albert e di Rosa nel prossimo post e lasciami un commento...

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